Cioccolato agrodolce: la verità dietro l’industria internazionale di cioccolato.
Nonostante i semi di cacao siano un prodotto utilizzato su scala globale che soddisfa la domanda di cioccolato dei paesi industrializzati, la gran parte della produzione rimane ancora nella mani di milioni di piccoli coltivatori.
Il cacao fornisce sostentamento a oltre cinque milioni di contadini in tutto il mondo. Ai livelli più alti della filiera i processi di concentrazione hanno portato una manciata di grandi aziende a dominare il mercato.
Questo rapporto analizza l'industria internazionale del cioccolato, portando alla luce i pesanti squilibri del settore e le sfide ambientale e sociali che i produttori di cacao si trovano ad affrontare. Geograficamente lo studio si focalizza sull'Africa Occidentale - in particolar modo su Ghana, Costa d'Avorio e Camerun - dove hanno origine la maggior parte delle quote di cacao lavorate in Europa.
Il rapporto prende in esame le principali fasi della catena di produzione e distribuzione del cioccolato, concentrandosi sia sui suoi attori più potenti - i supermercati - che su quelli più vulnerabili: i coltivatori di cacao, i lavoratori agricoli (migranti), i minori e soprattutto le donne. Parallelamente ai problemi sociali, come la povertà, il lavoro minorile e lo sfruttamento dei coltivatori, vengono messi in luce i problemi ambientali che la produzione di cacao presenta, come la deforestazione e l'uso di pesticidi, se ne analizzano le cause e le conseguenze, e vengono ipotizzate possibili soluzioni.
Il report presenta un'analisi sui residui di pesticidi trovati in quarantuno barrette di cioccolato e coniglietti di Pasqua austriaci, e una panoramica dei programmi di sostenibilità dei retailer austriaci riguardo la filiera del cacao. Vengono prese in esame anche due particolari questioni riguardanti la produzione di cacao in Ghana e Camerun: le correlazioni tra l'attività mineraria estrattiva dell'oro e la coltivazione di cacao per quanto riguarda il Ghana, le conseguenze del programma di adeguamento strutturale della Banca Mondiale (World Bank´s Structural Adjustment Programs) sul settore del cacao per quanto riguarda invece il Camerun.